Pianta erbacea biannuale di 1-4 dm;
Fusti eretti, glabri o poco pelosi;
Foglie basali in rosetta a contorno spatolato, le cauline progressivamente intere, sagittate ed amplessicauli;
Racemo allungato con fiori di 5-6 mm di Ø; sepali verdastri; petali bianchi;
Siliquetta triangolare con apice troncato.
L'epiteto generico deriva dal latino capsa = contenitore atto alla custodia dei rotoli di papiro, che per estensione assunse in seguito significato di contenitore di oggetti preziosi, cofanetto, piccola borsa; l'epiteto specifico fa riferimento alla forma dei frutti, triangolari con base a forma di cuneo, che ricordano la bisaccia usata dei pastori. Riassumendo: “piccolo cofanetto, simile alla bisaccia usata dai pastori”. Il nome di questa pianta venne attribuito nel 1792 dal botanico tedesco Medicus (nome italianizzato di Friedrich Kasimir Medikus (1736-1808)), che certamente vedeva nella forma del frutto la borsa del pastore delle pecore contenente il sale pastorizio da dare alle bestie.
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