Nell’imminenza del 27 gennaio - Giorno della Memoria – pubblichiamo il programma delle iniziative previste per il corrente anno. Si tratta di quattro appuntamenti che, sebbene saldamente ancorati al tema della memoria, intendono oltrepassare la pura rievocazione storica per offrire, attraverso essa, uno sguardo attento al presente. Avvicinare, attraverso la maratona di lettura, il monumentale patrimonio letterario sulla Shoah, assegna, a chi legge, la responsabilità di attualizzare ciò che legge. Riducendosi inesorabilmente il numero dei sopravvissuti allo sterminio nazifascista, s’impone, nell’attuale fase storica, la questione dell’eredità della memoria, questione a cui – con angolazioni e vissuti diversi - sia Daniel Vogelmann che Matteo Corradini tenteranno di dare risposte: il primo, in quanto figlio ed editore, il secondo in quanto scrittore e ricercatore. Infine, la drammatica attualità dell’antisemitismo, di cui Niram Ferretti illustrerà, insieme alla genesi storica, cause e forme nel panorama geopolitico contemporaneo.
NOTE SUI RELATORI
Daniel Vogelmann, nato a Firenze nel 1948, esordisce negli anni ‘70 come poeta pubblicando alcune raccolte di liriche. Fonda nel 1980 la casa editrice La Giuntina, specializzata in cultura ebraica, il cui catalogo, che comprende varie raccolte tra cui “Diaspora” e “Israeliana” (quest’ultima dedicata alla narrativa israeliana), spazia dalla letteratura alla saggistica, dalla religione alla poesia, dalla musica al teatro, dai libri di cucina a quelli sulla storia degli ebrei italiani. La prima pubblicazione nella collana “Schulim Vogelmann”, dedicata alla memoria del padre, fu La notte del premio Nobel Elie Wiesel (tradotta dallo stesso Vogelmann), a cui si sono aggiunti più di 600 titoli. Ha tradotto, oltre a E. Wiesel, George L. Mosse, W. Jankélévitch, H. Epstein, C. Vegh.
Nato nel 1975, Matteo Corradini è ebraista e scrittore. Pubblica con Rizzoli, BUR, Bompiani, Salani, Lapis, RueBallu. Dottore in Lingue e Letterature Orientali con specializzazione in lingua ebraica, si occupa di didattica della Memoria e di progetti di espressione. Dal 2003 fa ricerca sul ghetto di Terezín, in Repubblica Ceca, recuperando storie, oggetti, strumenti musicali. È tra i curatori del festival Scrittorincittà (Cuneo). Ha fondato il Pavel Žalud Quartet e il Pavel Žalud Trio in Italia ed è tra i fondatori dell’Institut terezínských skladatelů (Terezín Composers Institute) in Repubblica Ceca. Prepara conferenze musicali e regie teatrali. Tra i suoi ultimi libri, la cura del Diario di Anne Frank (BUR Rizzoli) e delle memorie di Inge Auerbacher Io sono una stella, Bompiani), i romanzi Annalilla (Rizzoli) e La repubblica delle farfalle (Rizzoli), l’opera Siamo partiti cantando (RueBallu) dedicata a Etty Hillesum.
Niram Ferretti è nato a Milano. Laureatosi a Roma in filosofia, da anni è ricercatore indipendente relativamente al conflitto arabo-israeliano. Collabora regolarmente con l’Informale e con Progetto Dreyfus, sito online particolarmente attento ai fenomeni contemporanei di antisemitismo. Le sue interviste ad alcuni tra i più autorevoli studiosi di storia di Israele, islamismo e jihad, tra cui Benny Morris, Daniel Pipes, Robert Spencer, Matthias Küntzel e Mordechai Kedar, sono apparse su Daniel Pipes.org, Middle East Forum, Frontpage Magazine, Jihad Watch, raymondibrahim.com. E' autore di "Il Sabba intorno a Israele: Fenomenologia di una demonizzazione", Lindau, 2017.