In occasione della XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie – Luoghi di speranza e testimoni di bellezza, il gruppo degli studenti del presidio di Libera, che ha sede presso il Liceo Ariosto, ha partecipato, martedì 21 marzo, alla manifestazione regionale svoltasi a Rimini. Nel corso del corteo, partito da Piazzale Fellini, migliaia di studenti provenienti da molte località emiliano - romagnole hanno attraversato le vie del centro storico riminese per raggiungere Piazza Cavour, dove, in contemporanea con altre piazze italiane – prima fra tutte Locri - hanno reso omaggio alle vittime innocenti delle mafie, i cui nomi sono stati scanditi uno ad uno in un’atmosfera di commovente silenzio, interrotto soltanto dagli applausi spontanei quando ad essere pronunciati sono stati quelli più noti alle cronache nella lunga catena di vite spezzate. Altrettanta intensità è stata in seguito riservata al discorso di don Luigi Ciotti, instancabile “mentore” della lotta alla mafia. A politici, educatori, tutori della legalità - definiti spregiativamente “sbirri” nelle scritte apparse sui muri del Vescovado di Locri alla vigilia della manifestazione – il fondatore di Libera ha rivolto l’appello ad attuare un cambiamento d’ orizzonte a partire dall’oggi, perché il futuro delle nuove generazioni inizia dal presente. Ma è in particolare ai giovani che il discorso è stato indirizzato: "La mafia si annida nell'indifferenza, nella superficialità, nel quieto vivere, nel puntare il dito senza far nulla perché vuol dire venir meno ad un senso di responsabilità. Coraggio e umiltà non richiedono 'eroismi' ma generosità e responsabilità, consapevolezza e responsabilità. Dobbiamo ribellarci tutti all’impotenza”. Una consegna chiara, concreta e impegnativa, dunque, quella con cui anche i giovani ferraresi dovranno misurarsi in un territorio che, purtroppo, non può più dirsi immune. Non lasciamoli soli.
Isabella Mingozzi docente accompagnatrice