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Elettroscopio a pagliuzze
Elettroscopio a pagliuzze
ALTRI STRUMENTI DI ELETTRICITà E MAGNETISMO

39 Elettroscopio a pagliuzze

n. 349 inv.1893 / 1871 - £ 7,00 ( Vol. I n. 336 )

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Slivers electroscope

This device was invented by A. Volta (1745 –1827) towards the end of the 18th century as an alteration to some other similar ones which, instead of slivers, had some very light balls of elder marrow hanging from strings or extremely thin gold-leaves. The alterations Volta brought in had the purpose to make the measures of electrostatic charges comparable and recurring.

Esempio di elettroscopio caratterizzato dalla presenza di una base di ottone alla quali sono collegate, aderenti internamente alla campana di vetro, due strisce conduttrici con estremità circolare che comunicano, attraverso la base, con l’esterno. Una vernice alla ceralacca ricopre la parte superiore della campana. Le pagliuzze dell’elettroscopio, qui mancanti, aprendosi al massimo possono toccare le strisce metalliche suddette e ciò consente di eliminare le deviazioni eccessive delle pagliuzze stesse, come scrisse testualmente il Volta "…..perché in questo e in ogni altro caso non vi affigga elettricità al vetro, o poco o nulla, possa pure ritenere l’aria circostante le pagliuzze." E’ anche possibile, mettendo a terra le strisce, caricarle per induzione di segno opposto alle cariche presenti sulle pagliuzze e quindi aumentare la loro divergenza.

Questo dispositivo fu ideato da A.Volta (1745-1827) verso la fine del XVIII secolo come modifica di altri simili che al posto delle pagliuzze avevano palline leggerissime di midollo di sambuco appese ai fili o sottilissime foglie d’oro. Le modifiche apportate dal Volta avevano lo scopo di rendere le misure di cariche elettrostatiche confrontabili o ripetibili.

 
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